LA TECNICA – MACCHIA SU MACCHIA
La macchia della tradizione muranese, stesa in un'unico passaggio e rivestita di un sottile strato di cristallo, è stata scomposta e rimontata.
L'elemento del cristallo è stato eliminato, privando gli oggetti della loro classica lucentezza e privilegiando al contrario un effetto opaco. I motivi cromatici sono stati ottenuti stendendo i colori, sottoforma di scaglie e polveri, uno sopra l'altro per due, tre, o quattro volte.
Strato su strato. Macchia su macchia.
L'opacità, insieme alla stratificazione, ha dato vita a un materiale pastoso, denso, che si allontana dai canoni formali classici del vetro muranese, avvicinandosi molto di più, per effetto ottico, all'enorme gamma di smalti, marmi colorati e pietre dure che disseminano l'antichità italiana e che sono stati la fonte d'ispirazione di questo processo di ricerca.